MASSIMO AGUS

Mi diverte usare lo smartphone per interrogare la realtà sui grandi temi della nostra esistenza: rapporto tra reale e artificiale, tra percezione e prospettiva, tra ordine e caos, tra uguaglianza e diversità.
Le immagini diventano metafore interroganti che concettualmente visualizzano queste domande per provocare riflessioni e pensieri.
















Nel fotografare il teatro, il mio sguardo cerca frammenti di azioni che possono diventare una rappresentazione visiva di un sentimento, di un'emozione. Figure che evocano stati d'animo che mi parlano e sono in sintonia con la mia interiorità. Frammenti che trasformati in immagine possono comunicarli e farli sentire o intuire anche all'osservatore.